medicina di segnale
CHE COS’È
autoregolazione verso lo stato di salute
Un modo di interpretare la medicina basato su solide basi scientifiche, che cerca di facilitare la naturale tendenza del nostro organismo a volgersi verso la salute se riceve i segnali biologici corretti.
Mi sono avvicinata, senza saperlo, alla Medicina di Segnale mentre ero in vacanza in casa di amici; da un cassetto ho scelto un libro da leggermi, e questo libro era “Mangia muoviti ama”, scritto a 4 mani dal Dr. Luca Speciani, agronomo e medico chirurgo, e da Dr. Giorgio Nardone, psicologo. L’approccio al paziente ed il metodo di cura che mostravano di utilizzare con i loro pazienti, alcuni dei quali venivano presentati appunto nel libro, mi affascinava.
E’ stato facile poi informarmi sulla Medicina di Segnale, andare dal Dr. Speciani come paziente affetta da Tiroidite di Hashimoto, iniziare la formazione con lui e sospendere definitivamente l’ assunzione dell’Eutirox, che odiavo e che da tempo cercavo di autosospendermi.
Adesso tocca a me utilizzare per gli altri le competenze ed esperienze nuove acquisite grazie a questo percorso, amalgamandole con ciò che mi porto dietro dalla mia formazione in Medicina Interna ed Agopuntura.
La Medicina di Segnale mira a regolare i principali assi metabolici ed ormonali del nostro organismo tramite la stimolazione dei segnali biologici (es. ormoni / neurotrasmettitori / microbiota..) positivi e la riduzione di quelli negativi, portando l’organismo gradualmente ed in maniera naturale a un’autoregolazione verso lo stato di salute.
Il paziente viene reso consapevole dei meccanismi con cui tali segnali agiscono a livello centrale e di come poterli usare a suo beneficio. Come già era chiaro dal libro che fu galeotto, l’alimentazione (non solo materiale, ma anche l’alimentare il nostro essere più profondo, il considerarlo e dargli spazio), il movimento (anche qui, sicuramente si tratta di attività fisica, ma anche di un atteggiamento attivo, non passivo nei confronti della propria salute e della propria vita) e la cura per lo spirito sono i tre pilastri su cui si lavora.
I concetti alla base di questo approccio sono tutti da tempo illustrati e comprovati da parecchi studi scientifici, ma per vari motivi (non per ultima una formazione universitaria pressochè inesistente per ciò che concerne la nutrizione corretta e le sue implicazioni -ma anche il ruolo centrale dell’attività fisica per la salute, che viene solo accennato “en passant” per essere poi sommerso dalle indicazioni su quanti e quali farmaci proporre al paziente) sono passati, a torto, in sordina negli anni.
La risposta al Paziente quando sarà possibile non passerà, pertanto, in prima istanza dalla somministrazione di un farmaco sintomatico che “copre” il disturbo, spesso approfondendolo e procurando effetti collaterali, ma da un’interpretazione globale della situazione in corso e dalla prescrizione di un corretto approccio alimentare e di uno stile di vita sano.